martedì 28 luglio 2015

IL GALLETTO SEGNAVENTO



“Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte” sono le parole che Gesù disse a Pietro in occasione dell’Ultima cena. Ed è proprio per commemorare questa celebre frase che, nel IX secolo, papa Niccolò I ordinò che un gallo venisse posizionato in un punto tanto alto da sormontare il più alto pinnacolo di ogni cattedrale, chiesa o abbazia. All’epoca le banderuole segna vento erano già in uso, per cui per mettere il gallo nel punto più alto lo si dovette montare su di esse.

Ben presto le banderuole diventarono simbolo di distinzione di potere e di comando, tale per cui l'installazione veniva regolamentata da una serie di editti e solamente gli edifici più prestigiosi appartenenti ad un certo rango potevano fregiarsene.

All'epoca dei Comuni venne consentito l'uso di segnavento anche alla più ricca borghesia mercantile e quindi presto diventarono emblema di appartenenza ad uno status sociale elevato.

Per definizione, il segnavento, o galletto segnavento, è una figura che ruota liberamente su un'asta verticale e che, in virtù del suo design, punta sempre verso il vento. Detto in altre parole, il vento proviene sempre dalla direzione verso la quale il segnavento è puntato.

Nel Medio Evo, le bandiere mostravano agli arcieri la direzione dalla quale soffiava il vento. In seguito, la bandiera di stoffa venne sostituita da una di metallo, talvolta raffigurante lo stemma nobiliare del proprietario del castello.



Durante il Rinascimento l'iconografia si arricchisce di animali anche fantastici come leoni, grifoni, chimere.

Solo nei Seicento i grandi proprietari terrieri di origine non nobile si ribellarono alla proibizione di installazione banderuole: esse erano infatti fondamentali per la sopravvivenza al fine di poter trarre attraverso la direzione del vento delle sommarie previsioni del tempo, pur essendo ancora vietate con pene alquanto severe per chi non rispettava tale divieti.

Ma occorre attendere il Settecento per poter trovare leggi più permissive sull'installazione dei segnaventi, anche se mancò sempre una corporazione specifica per la costruzione di questi oggetti, per cui si cimentarono fabbri, stagnari, artisti, falegnami con vari risultati.

Nei secoli più recenti, i segnavento hanno avuto molta fortuna negli Stati Uniti dove già dal ‘700 è diffusa la tradizione artigiana del segnavento, oppure in Inghilterra dove nel periodo Vittoriano la moda prevedeva segnavento molto elaborati che tendevano a riempire ogni centimetro disponibile con riccioli e decorazioni. Nel Novecento c’è stato il ritorno ad uno stile più lineare con i segnavento a silhouette, che spesso raffiguravano scene di sport o immagini comiche.

Oggi, nel nuovo millennio, assistiamo ad una doppia tendenza: da una parte le nuove tecnologie, materiali e finiture permettono di realizzare soluzioni sempre più innovative ed all’avanguardia con una precisione nei dettagli impensabile fino a pochi decenni fa; dall’altra parte c’è la tendenza al ritorno alle cose più semplici e tradizionali che ci ricordino di un tempo più sereno, un ritorno alla casa ed al giardino ed ai ritmi naturali.
Il galletto segnavento può essere collocato anche in giardino, magari posizionandolo a una certa altezza. La sua funzione è di indicare la direzione del vento. Oggi è diventato un elemento di ornamento della propria abitazione, infatti, sono tante le case sui cui tetti si vede muoversi questo simpatico galletto.

È costituito da un'insegna metallica girevole di varie forme e dimensioni posta solitamente sulla sommità degli edifici. La spinta del vento ne determina la rotazione: se ad esempio è colpito dalla Tramontana, vento che soffia dal Nord, esso si girerà verso il Sud.

Il più antico segnavento tuttora esistente, con 1200 anni, è il famoso Gallo di Ramperto, banderuola in lamina di rame originariamente dorata e argentata, con gemme, posta nell'820 per volere del Vescovo Ramperto sul campanile romanico della chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Brescia.

Proprio per la sua caratteristica di girare a seconda della direzione del vento, il termine "banderuola" è anche diventato sinonimo di persona volubile, pronta a cambiare opinione con una certa facilità.



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