sabato 25 luglio 2015

LA CROCE




La croce è il principale simbolo della religione cristiana e ricorda la crocifissione di Gesù e la salvezza portata dalla sua passione e dalla sua morte. Per la maggioranza dei cristiani la Croce cristiana è quindi un simbolo dell'amore di Dio, in quanto è una rappresentazione della morte che Cristo ha voluto per redimere gli uomini. Il simbolo della croce si impose comunque lentamente tra i cristiani, anche perché anticamente la croce era un simbolo di biasimo (Lettera agli Ebrei, 6,6): il suo uso si diffuse principalmente a partire dal IV secolo, mentre la tradizionale collocazione della croce sull'altare si ebbe quindi a partire dal Medioevo.
Il segno della croce, di uso comune tra i cristiani, può avere più valenze: preghiera, benedizione e altro.
Secondo una leggenda l'albero dal quale fu ricavato il legno della Croce nacque da uno dei tre semi (cedro, cipresso, pino) posto nella bocca di Adamo alla sua morte. Secondo un'altra versione della leggenda, nella bocca di Adamo alla sua morte fu posto un ramoscello dell'Albero della Vita donato al figlio Set dall'Arcangelo Michele, che poi crebbe dando vita ad un nuovo albero.

La croce, sin dall'origine, esprime e simboleggia un'imago mundi corrispondente a uno degli atti dell'uomo, quello di orientarsi sia in senso spaziale temporale, sia nella dimensione trascendente; simbolo trasmesso dalla tradizione, che il Cristianesimo conservò inglobandolo nella propria teologia della Redenzione.

In Europa, il simbolo di Odino nella mitologia norrena era una croce in un cerchio, chiamata croce celtica. Simile a una croce ma con un cerchio posto in alto, è anche il simbolo egiziano dell'ankh.

Il quadrato e la croce sono simboli riconosciuti universalmente della terra, intendendo per terra tutto quello che è opposto alla trascendenza, e non quello che si riferisce al pianeta Terra. La svastica è invece una croce con uncini: è un simbolo molto antico che fu adottato nel XX secolo dal partito Nazista tedesco.

Varie bandiere hanno la croce, tra di esse quelle di tutti i paesi scandinavi, e molte bandiere nazionali dell'emisfero australe raffigurano la Croce del Sud. La bandiera della Svizzera mostra una croce greca all'interno di un quadrato. L'emblema della Croce Rossa deriva dalla bandiera svizzera, alla quale sono stati invertiti i colori.

Tra le figure geometriche, la Croce è il terzo simbolo fondamentale, attestato fin dall'antichità più remota.

Essa stabilisce relazioni con gli altri simboli: l'intersezione delle rette coincide con il Centro; si inscrive nel Cerchio, divide in quattro segmenti; genera il Quadrato e il Triangolo quando le sue estremità sono collegate tra loro da rette.

Il significato della Croce rispetto alla Terra è quello di rappresentare gli aspetti dinamici, contrapponendosi al significato del Quadrato che rappresenta la Terra nei suoi aspetti statici.

La Croce diretta verso i punti cardinali è base dei simboli d'orientamento:
del soggetto in rapporto a sé stesso; del soggetto in rapporto ai punti cardinali terreni (orientamento spaziale, che si articola sull'asse Est-Ovest);
del soggetto in rapporto ai punti cardinali celesti (orientamento temporale, che si articola sugli assi Sud-Nord e Basso-Alto, indicanti l'asse di rotazione del mondo).La concordanza dei tre orientamenti pone il soggetto in consonanza con il trascendente.
Tra le figure geometriche, la Croce ha una funzione di sintesi, di misura, di mediazione, di comunicazione.
In essa si congiungono Cielo e Terra, Tempo e Spazio.
Essa ha una potenza sia centripeta che centrifuga poiché rappresenta sia la diffusione, l'emanazione, che il raccoglimento, la ricapitolazione.

Un altro significato della Croce è quello ascensionale, legato al significato del Ponte e al significato della Scala.

Il Cristianesimo ha rielaborato il suo simbolismo arricchendolo ulteriormente, facendo sì che tra le figure geometriche la Croce diventasse simbolo preminente.



Vi sono quattro tipi principali di Croce, ognuno dei quali enfatizza particolari significati simbolici.
La Croce senza cima, Tau, T , simbolizzerebbe la morte vinta attraverso il sacrificio e si ricollega all'episodio biblico del serpente di bronzo posto sull'asta da Mosè (Numeri,21,6-9).
Il significato della Croce a Tau ha subito un ulteriore sviluppo nella tradizione francescana.
S. Francesco durante la sua vita secolare era legato alla comunità religiosa di S. Antonio Eremita, che si occupava dell’aiuto ai lebbrosi.
I suoi membri usavano portare appesa una Croce a Tau, simbolo di S. Antonio Abate ed Eremita, raffigurato molto spesso con un bastone a T .
Per la sua carica simbolica e spirituale, S. Francesco utilizzò questo simbolo anche per la sua comunità, che lo conserva tuttora.
Infatti il significato della Croce a Tau in questo contesto si ricollega all’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, la T che ha il medesimo significato dell’Omega dell’alfabeto greco, ovvero il Compimento della Parola Divina, la venuta del Cristo.
Essa inoltre è simbolo di Salvezza e di Elezione poiché dagli esegeti cristiani venne collegata:
al segno fatto sulle porte degli Ebrei la notte del passaggio dell’angelo sterminatore, prima dell’Esodo (Esodo, 12,1-28);
al segno fatto sulla fronte dei salvati nella visione di Ezechiele (Ezechiele,9,4);
al “Sigillo del Dio Vivente” che l’angelo deve imprimere sulla fronte dei salvati, descritto nell’Apocalisse (Apocalisse,7,2-3).

La Croce con la cima e un braccio traversale, che si presenta nelle forme greca e latina, è quella utilizzata più frequentemente nell’arte cristiana per rappresentare il Cristo crocifisso e nelle piante delle chiese.
I quattro rami raffigurano i quattro elementi, le quattro parti del mondo e quattro virtù umane: il piede, piantato nella Terra, simbolizza la fede; il ramo superiore significa la speranza; la larghezza è la carità; la lunghezza, la perseveranza.

La Croce Greca ha quattro rami eguali e si inscrive nel Quadrato, è la Croce idealizzata, rappresentante la natura divina del Cristo.

La Croce Latina, dividendo il ramo verticale secondo le dimensioni dell' uomo, si inscrive nel Rettangolo, è la Croce realistica, rappresentante la natura umana del Cristo.

La Croce con la cima e due bracci trasversali viene detta di Lorena dallo stemma dei duchi di Angiò, poi divenuti di Lorena.
Esso fu ispirato dalla forma di un reliquiario di un frammento della Vera Croce in loro possesso e a cui erano devoti.
Il significato della Croce di Lorena è nella rappresentazione nel braccio superiore dell'iscrizione “INRI” ,ovvero il “titulus crucis”, e nell'inferiore delle braccia di Cristo.
In realtà l’origine di questa Croce è orientale e venne utilizzata nelle raffigurazioni del Cristo crocifisso soprattutto in Grecia.
La Croce con la cima e tre bracci trasversali dal XV secolo venne utilizzata in ambito cattolico come attributo papale, assimilabile al triregno.

Essa era già utilizzata nelle icone ortodosse dove:
il primo braccio era il “titulus crucis”;
il secondo braccio simboleggiava le braccia del Cristo;
il terzo braccio, di solito inclinato, rappresentava l’appoggio dei piedi inchiodati.

Oltre alle diverse tipologie della Croce di Passione, nell'arte cristiana troviamo raffigurazioni della Croce di Risurrezione, ornata di uno stendardo, tenuta dal Cristo mentre esce dal sepolcro oppure durante la discesa al Limbo.

Nell’ambito dell’iconografia cristiana sono da ricordare inoltre due croci legate al martirio degli apostoli Pietro e Andrea.

La Croce di San Pietro è rappresentata sempre rovesciata in ricordo della tradizione che raccontava come il santo per rispetto e umiltà si rifiutasse di morire come il Signore.

Una analoga tradizione, di cui non si hanno testimonianze precedenti al X secolo, si è mantenuta anche per la Croce di Sant’Andrea, detta anche “crux decussata” per i bracci in diagonale.
Essa inoltre rappresenterebbe l’iniziale greca del Cristo.
Nei primi secoli venivano uniti al simbolo della Croce le prime lettere greche di Cristo, X (chi) e P (rho) che intersecandosi formavano una Croce a sei bracci.
Quando questa era inscritta in un Quadrato, simboleggiava la vita terrena del Cristo.
Quando era inscritta in un Cerchio, simboleggiava la divinità del Cristo e legava il suo significato a quello della Ruota mistica.
La Croce cristiana conserva il significato della Croce cosmica: essa ricapitola la Creazione, il Mondo nella sua totalità, è Centro del Mondo, Albero della Vita, Asse del Mondo.
Aspetti del tutto peculiari ha il significato della Croce Celtica, inscritta in un cerchio con le estremità che ne fuoriescono.
Essa unisce il simbolismo della Croce con quello del Cerchio e del Centro.
La ripartizione che ne consegue richiama ai quattro elementi, i due assi della Croce ai punti cardinali, il cerchio alla ciclicità della manifestazione, il centro alla comunicazione tra i Mondi.Essa diventa una sintesi tra le tradizioni celtiche originarie e il cristianesimo.
Tra le figure geometriche la Croce è quella che interagisce di più con gli altri simboli fondamentali.



Il significato della Croce direzionale che divide in quattro parti il Cerchio, è quello di intermediario tra Cielo, Cerchio, e Terra, Quadrato.
Essa inoltre si lega al Centro, diventando simbolo della convergenza tra gli opposti e le direzioni, luogo di equilibrio.
Del tutto particolare è il significato della Croce Ansata o Ankh che veniva utilizzata in Egitto come simbolo di eternità e collegata soprattutto alla dea Iside.
Essa è costituita da un Cerchio, immagine della perfetta eternità, dal quale pende una Croce a Tau, simile a un Nodo, rappresentante la condizione mortale.
Quando è raffigurata in mano agli dei o ai faraoni è emblema della vita divina, quando è in mano ai defunti essa è preghiera per l'immortalità beata.
Quando è rappresentata sulla fronte di un mortale lo identifica come un iniziato a cui è conferita la visione dell'eternità.

La croce è da sempre considerata un simbolo della cristianità. Ma non è affatto così. La croce,in realtà, è in origine un simbolo pagano e simboleggia il sole nello scorrere delle stagioni ( e delle ere) sulla Terra. La croce è uno di quei simboli che si ritrovano in tutte le civiltà antiche,da quelle europee passando per quelle asiatiche,sino a quelle africane e dell'area nord-centro e sud americana. Ne abbiamo testimonianza su ceramiche,gioielli ed oggetti vari. L'archeologo tedesco Schliemann notò la presenza di croci sulle ceramiche e decorazioni di Troad (la regione di Troia). E’ alternata a dei raggi disposti a cerchio nel tempo in cui i due emblemi apparivano in giustapposizione .
Durante l’età del bronzo, specialmente tra i Galli, la croce appare in modo frequente sulle ceramiche, sui gioielli e sulle monete.La croce è ritrovata in Messico, Perù e soprattutto nell’America Centrale. In questi luoghi alludono ai quattro venti.Gli Indiani utilizzarono la croce equilatera alternata al disco di raggi.Le croci si trovavano ai bivi delle strade e quindi divennero un oggetto di venerazione.
Il simbolismo antico della croce era espresso nell’ideogramma Cinese della parola per terra, che è una croce equilatera all’interno di un quadrato.  Il quadrato e la croce sono simboli riconosciuti universalmente della terra, intendendo per terra tutto quello che è opposto alla trascendenza, e non quello che si riferisce al pianeta Terra.
Le prime croci che la storia archeologica ricorda risalgono all'antica Mesopotamia: in particolare la croce, era simbolo del pianeta-dio Nibiru nella cosmogonia sumera, poi del dio Tammuz (Dumuzi in sumero) degli abitanti di Tiro , rappresentante fondamentalmente l'organo genitale maschile. (Tammuz non era altro che il dio della Fertilità).
Non c’è dubbio che l’utilizzo della croce, associata con i simboli della resurrezione e della nuova vita, sono completamente mescolati con la teologia degli antichi.Sembrerà solo una curiosità, ma anche la svastica è un simbolo solare orientale; e lo era ben prima che i nazisti se ne appropriassero con furbizia.Ne troviamo traccia,frequentemente, nel Buddismo, in Cina ed in Giappone, soprattutto sui piedistalli delle statue di Budda e Bodhisattva del buddismo Mahayana.
E' evidente,quindi,che la croce fosse un simbolo molto caro alle popolazioni pagane,per le quali era estremamente importante il culto del sole. Il Gesù del cattolicesimo,come ho più volte ribadito,è legato a doppio filo con il culto pagano del Dio sole. Ed è un Gesù ben diverso da quello rappresentato dalla Bibbia. Lo stesso vale per la croce. Non era un simbolo cristiano e come altri culti,come quello della madre e del figlio o il culto della vergine, non trova traccia nel cristianesimo primitivo. Semplicemente perchè l'adorazione della croce,insieme a quella delle immagini e delle reliquie, fu adottata ufficialmente nel 788 per ordine dell'imperatrice Irene di Costantinopoli, che prima fece cavare gli occhi al proprio figlio Costantino VI, eppoi convocò un concilio della Chiesa per richiesta di Adriano I, vescovo di Roma in quel tempo. Nella Bibbia tale pratica è chiamata idolatria ed è severamente condannata. (Leggi: Esodo 20: 4-6; Deuteronomio 27:15; Salmo 115; Germania 10:1-5).A ciò si aggiunge il fatto che le Chiese che osservavano il Sabbath sono state tradizionalmente iconoclaste ed hanno generalmente detestato l’utilizzo del simbolo della croce in quanto pagano. Alcuni Cristiani che osservavano il Sabbath sono stati martirizzati per la loro opposizione all’utilizzo delle croci nel simbolismo Cristiano.

La croce fu introdotta nel sistema Cristiano dai culti del Mistero, insieme ad altre forme di adorazione che gradualmente entrarono nel Cristianesimo e che non facevano parte della chiesa antica. Queste forme come l’adorazione della Domenica e le feste della Pasqua e del Natale, hanno un'unica origine: il culto del sole.
La croce non deriva,affatto,dalla Cristianità ma fu usata per eliminare lo scontento nella popolazione pagana,troppo legata al suo culto millenario. Il cristianesimo cattolico,quindi,se ne impadronì in modo subdolo,alla scopo di attirare consensi.

Uno delle questioni più interessanti riguarda la crocifissione e risponde alla seguente domanda: "Cristo morì in croce o legato a un palo?". Oggi possiamo dire ,quasi con certezza, che Gesù fu crocifisso a un palo e lo possiamo fare sulla base di analisi storiche,archeologiche e linguistiche.
Ai tempi di Gesù,i Romani erano soliti applicare quest'antica forma di punizione,usando un palo.Ne troviamo testimonianze tra i vari autori latini del tempo,ad esempio.L'equivoco nasce,in primis,dalla traduzione del termine greco stauros,che fu tradotto con croce. Come si può verificare in ogni dizionario greco, stauros nel greco classico significa effettivamente "palo", ma ai tempi di Gesù (5 secoli dopo) aveva assunto anche il significato di croce. Significava anche croce,ma non era certo il suo significato primario. Poi vi sono le testimonianze archeologiche che provano come a quei tempi la crocefissione fosse fatta con l'utilizzo di un palo. Di certo, il fatto che la croce fosse un simbolo pagano, non può essere una prova a suffragio della nostra tesi.Il perchè è abbastanza semplice: anche il palo è un simbolo pagano,per la precisione è un simbolo fallico. Ma la questione non avrebbe molta importanza,se non fosse che la Chiesa ne ha adottato il culto.

Tra tutte le invenzioni umane praticate dalla Chiesa Romana e contrarie al Vangelo, le più antiche sono la preghiera per i morti e il segno della Croce. Ambedue furono inventate verso l'anno 310 e furono ufficialmente adottate intorno al 500 dopo Cristo.

L’attribuire la croce e Cristo ad un immagine oggetto di preghiera è una violazione del secondo comandamento.

Il concetto della dottrina, attribuisce il massimo peccato a Cristo per essersi eguagliato a Dio, mentre la Bibbia sosteneva che non lo era (Gv. 14:28, Fil. 2:6). Simili concetti non erano utilizzati nei primi due secoli della Chiesa ed erano infatti visti come idolatria. Molte persone furono martirizzate per essersi rifiutate di accettare le croci come simboli della loro fede.


Il Significato Tatuaggio Croce è molto complesso in quanto la Croce è un Simbolo Universale proveniente dalle epoche più remote; il simbolo cosmico per eccellenza. È un centro del mondo e perciò un punto di comunicazione fra il cielo e la terra e un asse cosmico che, in quanto tale, condivide il simbolismo dell’albero cosmico, della montagna, della colonna, della scala, ecc. La croce rappresenta l’Albero della Vita e l’Albero della Nutrizione; è anche un simbolo dell’uomo universale, archetipico, capace di infinita, armoniosa espansione sia sul piano orizzontale sia su quello verticale; la linea verticale è l’elemento celeste, spirituale e intellettuale, positivo, attivo e maschile, mentre quella orizzontale è l’elemento terreno, razionale, passivo, negativo e femminile; l’intera croce forma l’androgino primordiale. Simboleggia il dualismo della natura e l’unione dei contrari; rappresenta l’unione spirituale e l’integrazione dell’anima umana negli aspetti orizzontali- verticali necessari a una vita piena; è l’Identità Suprema. La croce è la figura umana in tutta la sua estensione; anche la discesa dello spirito nella materia. Poiché è capace di infinita espansione in ogni direzione, denota la vita eterna. È anche formata dai quattro fiumi del Paradiso che scorrono dalle radici dell’Albero della Vita. Comprende gli assi cardinali; il quaternario nei suoi aspetti dinamici; il quinconce, i quattro elementi del mondo uniti nel quinto punto, il Centro. Nella croce, sotto l’aspetto cosmologico, l’ascendente e il discendente sono lo zenit e il nadir, l’asse nord-sud ‘è l’asse solstiziale e quella est-ovest è l’asse equinoziale.



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